Tra confidenza e formalità, è qui che si colloca il saluto "salve" nella nostra vita quotidiana in Italia. Nonostante sia più formale del mitico "ciao", ultimamente è tornato alla moda all'interno della cultura dei giovani e del loro modo di esprimersi. Ma abbiamo idea da dove provenga e cosa significhi?
Cosa significa Salve? Da Roma al mondo
Come tante altre usanze italiane (e non solo), il salve nasce nell'antica Roma come saluto, che di per sé, oltre ad essere una formula per salutare, è anche un augurio di buona salute. Salve in realtà significa questo: stai bene, stai in salute.
La radice della parola deriva da "salvēre" che significa essere in buona salute. Col tempo continuò ad avere quell'uso, ma divenne anche un saluto molto comune al tempo dei Cesari. Inoltre era spesso associato alla parola "vale", che significa "addio" e che ancora oggi è ampiamente utilizzata nella penisola iberica dagli spagnoli e in alcuni paesi dell'America Latina.
La storia di Salve
La storia è molto interessante, ma oggi vi vogliamo parlare di come questo vecchio e ambiguo saluto sia in qualche modo tornato ad essere sulla bocca dei giovani. Infatti, sempre più adolescenti usano il salve sia per salutare più di una persona contemporaneamente o quando non sanno se dare del Tu o del Lei. Ma l'ambiguità di questa parola provoca anche molto dibattito sul contesto in cui usarla.
Mentre nell'antica Roma veniva usato sia in arrivo che in partenza, ora non è più usato per congedarsi. E mentre gli adulti non la usano come forma di rispetto o formalità, i giovani sì, soprattutto per aiutarli a interpretare se l'altra persona vuole essere trattata più in confidenza o, al contrario, più formalmente. Infine, il fatto che all'italiano manchi un saluto che stia nel mezzo di entrambe le forme, il salve può colmare quella lacuna.
anche se a questo punto dovremmo smettere di sorprenderci. Un salve è un augurio di salute e noi speriamo che, d'ora in poi, sappiate come e quando usarlo!
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